A monte o accanto ad ogni villaggio vi sono numerosi ronchi, spesso terrazzati e recintati con muri a secco, dove la vite è coltivata sovente ancora in modo tradizionale. Tipica è la gestione a pergola con i caratteristici “carasc” di sasso e paleria di castagno, dove si coltivavano uve americane dalle quali si ottenevano il “nostrano” e la grappa. Oggi si coltivano anche altre varietà che permettono di ottenere dei vini più pregiati. Dal punto di vista quantitativo la viticoltura valmaggese è di nicchia, ma da quello paesaggistico e naturalistico rappresenta un elemento importante per tutto il territorio pedemontano.