Foto: Mirko Zanini

Foto: Mirko Zanini

Foto: Mirko Zanini

Foto: Mirko Zanini

La straordinaria dinamica alluvionale del fiume Maggia è il motore dell’elevata biodiversità del fondovalle valmaggese. Durante le piene si alternano fenomeni di erosione e deposito di detriti che permettono la creazione di un mosaico di ambienti diversificati: greti ciottolosi, banchi di sabbia, isolotti con vegetazione pioniera, stagni, terrazzi alluvionali, boschi umidi, ecc. Man mano che ci si allontana dalla forza dirompente delle buzze, si instaurano delle condizioni che favoriscono l’uno o l’altro ambiente naturale, ciascuno con il proprio corredo di animali, funghi e piante. Percorrendo questa moderna passerella di 380 m è possibile osservare la successione dei vari ambienti naturali. Ai bordi dell’alveo si può osservare la Myricaria germanica, un arbusto pioniere minacciato tipico delle zone alluvionali.