La distribuzione del popolamento ittico nei corsi d’acqua dipende da diversi fattori, come per esempio la temperatura dell’acqua, la velocità della corrente, la presenza di rifugi adeguati, ecc. In questo tratto di fiume sono presenti la Trota fario (Salmo trutta), lo Scazzone (Cottus gobio), lo Strigione (Leuciscus souffia muticellus) e il Barbo canino (Barbus caninus). Il Temolo (Thymallus thymallus), prima dello sfruttamento idroelettrico abbondante fino a Bignasco, è purtroppo da considerarsi attualmente estinto da questo comparto. La regimazione delle acque e i cambiamenti climatici hanno infatti comportato un aumento della temperatura delle acque, che ha superato la soglia letale per il Temolo e ha raggiunto valori critici anche per la Trota, soprattutto a valle di Maggia.